Levico Terme, perla della Valsugana (TN)

Oggi vi vogliamo parlare di Levico Terme, una bellissima cittadina poco distante da Trento che abbiamo visitato la scorsa settimana in occasione della manifestazione Ortinparco. Sicuramente molti di voi già la conosceranno per l’omonimo lago e i bellissimi percorsi ciclabili, ma oltre a questo c’è di più. Questa località è infatti una meta gettonata dagli amanti della natura, dagli appassionati degli sport all’aria aperta e da chi vuole ricaricarsi dallo stress quotidiano.

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Vista sui laghi di Caldonazzo e Levico dalla sommità di Cima Vezzena (TN), 1908 metri slm

Vediamo ora più nel dettaglio la ricca offerta turistica di Levico, offerta che ci sta appassionando e che pian piano stiamo scoprendo.

LAGO DI LEVICO

Il Lago di Levico è, assieme a quello di Caldonazzo, un orgoglio per il territorio della Valsugana. Questi laghi sono infatti un punto di riferimento per gli abitanti della zona e per i turisti che amano trovare sulle loro sponde dei momenti di relax e spensieratezza. Il Lago di Levico ha inoltre ottenuto il riconoscimento internazionale Bandiera Blu della FEE (Foundation for Environmental Education), il quale premia le sue acque cristalline, la spiaggia e le politiche eco-sostenibili per la sua gestione politico-ambientale. I boschi circostanti vanno poi a contribuire all’unicità del lago, rendendolo simile ad un fiordo norvegese e meta di suggestive passeggiate per immergersi nella natura. Le sue spiagge, libere o attrezzate, sono inoltre ben curate e concedersi un po’ di dolce far niente osservando la natura circostante è praticamente obbligatorio. Ovviamente non mancano poi gli sport d’acqua per i più attivi e i magici aperitivi al tramonto.

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Ah, si può inoltre percorrere la “strada dei pescatori” che permette di effettuare in un paio d’ore l’intero giro del lago e godere così di magici scorci.

LE TERME

Levico Terme, come anticipa il nome, è famosa inoltre per le sue acque arsenicali-ferruginose che sgorgano direttamente da un’altitudine di oltre 1500 metri. Questa loro particolarità rende Levico, assieme a Vetriolo, un punto di riferimento termale per chi vuole concedersi degli attimi di benessere in modo naturale e ricaricare le batterie lontano dalla solita routine. Purtroppo non abbiamo ancora avuto l’occasione di provarle in prima persona, ma ci auguriamo di rimediare al più presto.

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Terme di Levico, foto APT Valsugana

IL PARCO

Il parco di Levico è senza dubbio il cuore della cittadina, luogo suggestivo e da scoprire in ogni stagione.

E’ nato ad inizio Novecento, quando Giulio Adriano Pollacseck comprò questo terreno, che al tempo ospitava viti e gelsi, per realizzare un luogo termale ed un hotel. Il giardiniere Georg Ziehl ideò inoltre il giardino termale. Tutto il progetto prese perciò man mano forma, arrivando alla sua inaugurazione nel 1905.

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Oggi questo parco secolare è un punto di riferimento, non a caso ospita i bellissimi mercatini di Natale nel periodo invernale e moltissime manifestazioni di vario genere durante l’anno. Proprio in occasione di Ortinparco l’abbiamo di recente visitato. Quest’ultima è una manifestazione, giunta quest’anno alla quindicesima edizione, dove si è voluto indagare come gli orti e i giardini interpretano gli elementi fuoco, aria, acqua e terra. Il risultato è stato a dir poco fantastico! Complice sicuramente una bellissima giornata di sole, ma passeggiare tra quelle verdi installazioni è stata un’esperienza unica e rigenerante.

 

Inoltre vi consigliamo di perdervi tra le vie del grazioso centro storico, osservare e ammirare tutti i dettagli che vi circondano.

Dopo questo giretto abbiamo capito che il territorio Valsugana-Lagorai è tutto da scoprire e per questo andremo più spesso in esplorazione da queste parti.

Se avete consigli o mete imperdibili scrivetecelo qui nei commenti, non vediamo l’ora di partire con i vostri consigli!

8 thoughts

      1. è una breve deviazione, giunti appunto a “giazzera” che porta ad una grotta dove, credo, fino a 100 anni fa veniva usata come “giazera” non avevo con me una frontale per illuminare l’interno ma prima o poi…

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      2. Prima o poi bisogna tornare in esplorazione! 😀 Grazie! Questi posti magari un po’ “secondari” meritano invece d’essere scoperti, nascondono pezzetti di storia.. neanche troppo lontana 😉

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